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REAL MADRID

REAL MADRID

di Pietro S.

Una delle squadre più famose al mondo il Real Madrid, nasce nel 1902 dopo alcune scissioni di squadre della capitale spagnola composte da professori e studenti di un'importante istituzione educativa madrilena del diciannovesimo secolo, dei quali molti avevano studiato a Oxford e Cambridge.

La divisa venne scelta rigorosamente bianca poiché i fondatori del club rivendicarono il diritto di indossare la maglia più semplice che c'è, con originariamente calzoncini blu e calzettoni scuri.

Nei primi anni dalla fondazione sulla maglia viene collocato lo stemma della città che viene sostituito da quello reale negli anni venti a seguito della “benedizione” dell'allora re di Spagna, periodo nel quale la società prenderà il nome di Real Madrid a parte la parentesi repubblicana degli anni trenta.

E' dal 1955 che la divisa assume i colori attuali con anche calzettoni e calzoncini bianchi, tanto che universalmente i giocatori della squadra vengono chiamati merengues, meringhe, per il look totalmente bianco.

Una curiosa divagazione sui colori sociali del team si ebbe a metà degli anni venti, quando due soci vedendo giocare la famosa squadra inglese di gentlemen Corinthias che ha ispirato diversi club a livello mondiale, vollero adottare per un biennio una divisa completamente nera ma gli insuccessi sportivi fecero fare una repentina marcia indietro all'allora presidente.

Nonostante il Real Madrid sia una delle squadre più titolate a livello nazionale e internazionale, se si escludono quattro coppe del Re vinte agli albori della sua storia e due titoli spagnoli negli anni trenta del secolo scorso, la catena vincente di trofei e campionati inizia negli anni cinquanta mezzo secolo dopo la sua fondazione; dal quel periodo in poi si contano trenta campionati vinti con cadenza impressionante e nove coppe dei Campioni di cui entrano nella storia le cinque consecutive sul finire degli anni cinquanta quando in squadra militavano campioni come Di Stefano e Puskas.

Recentemente dopo l'avvicendarsi alla guida della società di presidenti come Sanz, Perez e Calderon si è assistito grazie alle ingenti disponibilità finanziarie, all'allestimento di squadre piene di campioni famosi tanto da essere chiamati galacticos, ma non sempre gli investimenti sono coincisi con la conquista di allori in campo spagnolo ed europeo.

Quando si parla di Real Madrid non si può non menzionare la sua rivalità col Barcellona, rivalità che assume connotati anche regionali per la contrapposizione delle due storiche aree spagnole della Castiglia e della Catalogna; le radici profonde dell’eterna sfida tra i due club risalgono agli anni trenta della repubblica e al periodo franchista. A volte madrileni e catalani si sono rinfacciati l'accusa di essere protetti dal dittatore, ma alla resa dei conti sembra che nessuno dei due club viste anche le persecuzioni toccate ai suoi dirigenti siano stati favoriti dal caudillo.

Sospetti che invece gravano su un'altra storica antagonista del Real, l'Atletico Madrid che nei primi anni della dittatura grazie all'ingaggio di appartenenti alle forze dell'ordine e ai corpi militari, riuscì a vincere quattro titoli spagnoli e ad avere il predominio cittadino, spezzato però negli anni successivi in particolare con una sconfitta in semifinale di Coppa Campioni alla fine degli anni cinquanta.

Il club è stato insignito dalla FIFA del premio come migliore squadra del ventesimo secolo e tra le sue attività si può annoverare l'istituzione presso l'università europea di Madrid di un corso post-laurea per la gestione, la comunicazione e la salute nello sport, la cui cattedra è affidata al premio Nobel per la letteratura 2010 Mario Vargas Llosa.

Il Real Madrid gioca le sue partite interne al Santiago Bernabeu, dal nome di un leggendario presidente, stadio capace di più di 85.000 spettatori, dove l'Italia ha conquistato il suo terzo titolo mondiale e dove si è stabilito il record d'imbattibilità interna, quando tra il 1957 e il 1965 per 121 partite nessuno vi ha mai vinto.